Il 17 aprile 2015 ho depositato il mio disegno di legge, dal titolo “Disposizioni per la diffusione di società che perseguono il duplice scopo di lucro e di beneficio comune” (leggi testo).
L’intento della proposta è proprio quello di consentire la diffusione nel nostro ordinamento di società che nell’esercizio della loro attività economica abbiano anche l’obiettivo di migliorare l’ambiente naturale e sociale nel quale operano, riducendo o annullando le esternalità negative o meglio utilizzando pratiche, processi di produzione e beni in grado di produrre esternalità positive che si prefiggano di destinare una parte delle proprie risorse gestionali ed economiche al perseguimento della crescita del benessere di persone e comunità, alla conservazione e al recupero di beni del patrimonio artistico e archeologico presenti nel luogo ove operano o sul territorio nazionale, alla diffusione e al sostegno delle attività culturali e sociali, nonché di enti ed associazioni con finalità rivolte alla collettività e al benessere sociale.
Tali finalità sono contenute nell’atto costitutivo o nello statuto della società, indicate nell’ambito delle attività dell’oggetto sociale, e sono perseguite dalla società attraverso una gestione responsabile, sostenibile, trasparente e mirata a bilanciare, da un lato, gli interessi dei soci e, dall’altro, l’effettivo perseguimento di effetti positivi, o la riduzione di effetti negativi, su uno o più dei suddetti ambiti.
In sostanza, superando l’approccio «classico» del fare impresa, le società con finalità di beneficio comune introducono un salto di qualità nel modo di intendere l’impresa, tale da poter parlare di vero e proprio cambio di paradigma economico ed imprenditoriale.
Scarica il testo .pdf del disegno di legge
Con l’appoggio decisivo del Governo e dei colleghi in Commissione Bilancio, il disegno di legge sulle Società Benefit è stato inserito integralmente all’interno della Stabilità 2016 (leggi il testo dell’emendamento 23.2000). Il 20 novembre l’Aula del Senato ha approvato la fiducia sul testo, che è così passato alla Camera (vedi scheda della legge): i colleghi di Montecitorio hanno confermato il testo che è così diventato legge dello Stato.
I commi dal 376 al 382 riprendono esattamente il mio disegno di legge originario: le società benefit sono finalmente una realtà! L’Italia è diventata il primo Paese al mondo dopo gli Stati Uniti a introdurre nella legislazione questa tipologie di imprese che non guardano solo al profitto, ma anche alla collettività e all’ambiente.
ALCUNI VIDEO SUL DISEGNO DI LEGGE:
Questa è la mia intervista per il servizio interno del Gruppo al Senato:
Durante la conferenza stampa di presentazione, il Responsabile Economia del Partito Democratico, Filippo Taddei, ha voluto farci un saluto:
Il servizio di SkyTg24 sulla presentazione del ddl:
MA COSA SONO LE BENEFIT CORPORATION E LE SOCIETÀ BENEFIT?
Io ho provato a sintetizzarlo con questa scheda di sintesi: qua di seguito vi allego i contributi di alcuni amici del mondo benefit.
Paolo Di Cesare, co-fondatore di Nativa, una delle principali bcorp italiane, spiega al TG1 cosa sono le Benefit Corporation:
A seguito della presentazione del ddl è venuto a trovarmi in Senato Pedro Tarak, leader del movimento delle b-corp in Sudamerica e fondatore di The B-Team:
Le benefit corporations spiegate dal Premio Nobel per l’Economia 2013, l’americano Robert Shiller:
La testata online legalcommunity.it ha pubblicato una breve guida alle società benefit, che potete leggere a questo link, mentre Il Sole24Ore ha prodotto un interessante manuale domande/risposte che trovate a questo link.
Nei mesi sono stati pubblicati moltissimi contributi sul tema delle società benefit, sia dalla stampa di settore che da testate specializzate: al seguente link potete trovare i principali articoli in materia.